Russia - Italia

29 ottobre 1997, Dynamo Stadion, Moskow
Campionato del mondo - qualif. (Europa, play-off)
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Fischia il vento e infuria la bufera, al Dinamo Stadium. In condizioni estreme, Russia e Italia si contendono un posto al mondiale di Francia. Passa mezz'ora, e Pagliuca perde o quasi una rotula cozzando contro Kanchelskis, potente e prepotente ala destra della Fiorentina. Lo sostituisce così tra i pali il predestinato, il diciannovenne da tutti indicato come l'erede di Zoff, Jashin e Zamora e Banks e così via - mica si scherza. Il diciannovenne Gianluigi 'Gigi' Buffon, il portiere del Parma. In maniche lunghe ma senza calzamaglia, a cento gradi sottozero (cosa avrà pensato la mamma, guardandolo in tv?). Come si sa, lui è ancora lì, è ancora il numero uno della nazionale italiana, pressoché insostituibile, nonostante di anni ne siano passati venti, poco più di metà della sua vita. A Mosca prende anche il primo gol, e chi glielo segna? Un suo amico e compagno di squadra, anche lui giovincello anzicheno: Fabio Cannavaro. Un bell'autogol grazie al quale Russia e Italia pareggiano, sicché tutto si deciderà nel match di ritorno, a Napoli. Dove Gigi non giocherà; il futuro per lui è ancora tutto da gustare e sarà pieno di luci, e anche di ombre.