Le finali di Coppa dei campioni
25 maggio 1977, Roma, Stadio OlimpicoTabellino | Full match | Copia | Sintesi [ca. 15 min] | Highlights
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Da Birra e bandiere rosse (Rino Cacioppo, "La Stampa", 26 maggio 1977)
"Sostenitori inglesi e tedeschi avversari di questa edizione romana della finale di Coppa Campioni di calcio, hanno trovato nel clima prettamente estivo della capitale il loro denominatore comune in una bevanda, la birra. Si sono registrate cifre record di vendita in tutte le varie confezioni, dalla bottiglia da trequarti alla lattina. E' stata scartata la misura più piccola, quella che i romani chiamano 'peroncino', di proporzioni davvero esigue per le capacità di assorbimento di simili bevitori. Allo stadio Olimpico, che non presentava il 'tutto esaurito' anche perché per la messa in opera degli striscioni pubblicitari, normalmente proibiti, non erano stati messi in vendita i posti più in basso, I tifosi inglesi si sono installati nella curva Nord, normalmente di fede laziale. I tedeschi sono finiti in quella Sud, di marca romanista. Nettamente più rumorosi, già un'ora e mezza prima del fischio d'inizio, gli inglesi, che avevano fatto razzia di bandiere, acquistando qualsiasi stendardo fosse di colore rosso. Così accanto agli striscioni tradizionali biancorossi, apparivano nella curva Nord anche numerosi vessilli giallorossi della Roma e financo una gigantesca bandiera rossa con tanto di falce e martello, simbolo del partito comunista. Lo stadio presentava anche al fischio d'inizio larghi spazi vuoti. Evidentemente erano stati riservati pochi posti (15 mila) al pubblico romano, rispetto alla parte riservata agli stranieri. Molti dei tagliandi erano stati accaparrati in anticipo dai francesi, che speravano ardentemente in una qualificazione dei verdi del St. Etienne per la finale. Ora erano costretti ad accontentarsi della sola presenza dell'arbitro Wurtz. Così, prima della partita, nelle immediate vicinanze dello stadio, una coppia dì giovani bagarini inglesi svendeva biglietti di tribuna sottocosto al prezzo di 10 mila lire al tagliando".
