La Roja di quella sera |
Campionato europeo - semifinale
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La partita fu tirata ed incerta. Gli spagnoli erano andati in vantaggio verso la fine del primo tempo con Jesús María Pereda, ma una coriacea Ungheria - nella quale cominciavano a brillare giocatori di qualità come Flórián Albert (che sarebbe stato Pallone d'Oro nel 1967) e Lajos Tichy (di grandi capacità balistiche [esempi: 1 | 2]) - aveva riacciuffato il pareggio a 6 minuti dalla fine con Ferenc Bene, grazie anche a un'incertezza del portiere Josè Iríbar, e costretto il paese ospitante a soffrire per un'altra mezzora, insidiandolo con numerose occasioni che offrirono al suo portero l’occasione di un pronto riscatto.
A risolvere lo spettro angoscioso di una soluzione affidata alla monetina (all'epoca non erano previsti i rigori, e solo la finalissima poteva essere ripetuta) fu una delle stelline del Real Madrid di allora, Amancio Amaro, a otto minuti dalla fine. Gli ungari si sarebbero consolati tre giorni dopo nella finalina, risoltasi anch'essa ai supplementari grazie a una doppietta del prode difensore Dezso Novák.
Vedi anche l'Euro storia La Coppa franchista del 1964