Gigi Riva (dietro, Giacinto Facchetti) |
Coppa Rimet - quarti di finale
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Approdata ai quarti di finale di un Mondiale dopo 32 anni, l'Italia affronta i padroni di casa. L'emozione e le difficoltà atletiche si ripropongono nel primo tempo come nelle tre partite del girone: segnano per primi i messicani ma a mezzo il tempo gli Azzurri pareggiano con una fortunata autorete.
Nell'intervallo il CT Valcareggi sostituisce Mazzola con Rivera (dando luogo all'invenzione giornalistica della "staffetta"), che comincia a lanciare lungo per Giggirriva. I frutti arrivano nell'ultima mezzora: i campioni d'Europa confermano le loro qualità e si qualificano con merito alla semifinale contro i tedeschi.
"La staffetta pare un'invenzione non inferiore al ticchio per il quale Colombo aveva messo a sedere l'uovo. Dove sono i poveretti che dubitavano del genio di Rivera?"; così Mastro Brera riflette a distanza di anni, nella sua Storia critica del calcio italiano.
"Giocò Rivera alla ripresa, iniziando la staffetta con Mazzola. Ebbi occasione di leggere e sentire molte critiche avverse: io credo invece che il Walker sia stato geniale e pratico nell'idearla. Mazzola difendeva meglio di Rivera ed era gradito a centrocampisti e difensori: Rivera sapeva meglio costruire e quindi era più gradito agli attaccanti. Non è un caso che Riva sia tornato due volte al gol".
Qui invece la cronaca a caldo, con un incipit memorabile - "Laudato si' mi Signore per frate Luigi Riva" -, e le pagelle per "Il giorno" del 15 giugno 1970.