Quando sembra che il pallone non ne voglia sapere di entrare ...

Schegge
Roberto Dinamite e il gol che non voleva arrivare
21 giugno 1978, Estadio Malvinas Argentinas, Mendoza

Roberto Dinamite, tre a uno per il Brasile, e i polacchi finalmente a cuccia. Che azione, signori. Qualcuno ricorda qualcosa del genere? E' il gol che fissa il risultato e la differenza tra reti segnate e subite. Virtualmente, o Brazil è in finale. Ma riguardate l'azione. Dura solo trenta-quaranta secondi di filmato. Batista. Lancio di trenta metri, sulla destra. Dirceu: tunnel. Palla in mezzo. Gil. Da Gil a Mendonca. Tiro: palo. Il pallone torna in mezzo all'area. Un polacco inciampa. Arriva  Gil. Tiro: traversa. Il pallone rimbalza fuori dell'area, sulla sinistra. Cerezo. Cross. Respinto. L'azione è tambureggiante: passaggi e ribattute, contrasti e uomini a terra. La sfera, impazzita, sembra calamitata dal sinistro di Dirceu. Tiro: palo. In mezzo all'area ci sono solo Roberto Dinamite e un difensore in maglia bianca. A porta vuota, Roberto sfoga tutta la rabbia che gli è rimasta nei piedi per gli errori commessi davanti a Fillol, qualche giorno prima, e si appresta a guardare l'Argentina in tivù.