Andres Iniesta |
Campionato del mondo - finale
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Come spesso accade, anche la finalissima di Sud Africa 2010, celebrata l'11 luglio al Soccer City di Johannesburg, non fu una bella partita. Spagna e Olanda se le suonarono di santa ragione dall'inizio alla fine. L'arbitro inglese Howard Webb fu costretto a distribuire ben 14 cartellini gialli e uno rosso (a Heitinga al 109°), record assoluto per il match conclusivo del torneo iridato.
A giocare calcio totale erano gli spagnoli, degni eredi, per li rami catalani, della grande Arancia Meccanica. Il CT olandese Bert Van Marwijk era invece un fiero apostata, militando da sempre sul lato "destro" della pedata olandese, quello di Rotterdam: randellatori in mezzo al campo come Nigel De Jong e Mark Van Bommel a spazzare tutto quello che si muove, e palla in avanti per un bel trio formato da Dirk Kuyt, Wesley Sneijder e Arjen Robben, dietro all'inconcludente Robin Van Persie, mai convincente con la maglia oranje. Il problema però era soprattutto Robben, acceleratore e dribblomane ma spesso orbo alla rete; così fu anche al 62° di quella sera: da solo davanti a Casillas si fece respingere di piede l'unica vera occasione dell'Olanda.
Ai supplementari gli spagnoli alzarono il ritmo, e il vecchio Bigotón dettò la linea sostituendo Ramos con Fabregas per cercare di far saltare la serratura ed evitare di scendere in lotteria. Quando tutto sembra declinarvi, Andrés Iniesta Luján estrasse dal nulla la giocata risolutiva a quattro minuti dal termine. Vittoria meritata della Roja, finalmente sul tetto del Mondo, dopo un inseguimento durato 80 anni, grazie a un'irripetibile generazione di campioni epocali. L'Olanda, invece, farcita di mesti brocchetti, perdeva dignitosamente la sua terza finale.
Come già aveva fatto la Germania nel 1972 e nel 1974, anche la Spagna fece doppietta: Europeo nel 2008 e Mondiali nel 2010. Ai quali don Vicente del Bosque González, insignito dal Rey il 3 febbraio dell'anno successivo del "título de Marqués de Del Bosque", avrebbe poi aggiunto un altro Europeo nel 2012. Per la prima volta una nazionale europea vinceva un titolo fuori dall'Europa. E per la prima volta dopo l'Italia nel 1934 e 1938 e il Brasile nel 1958 e nel 1962, due squadre dello stesso continente tornavano a vincere consecutivamente due Mondiali: l'Italia nel 2006 e la Spagna nel 2010.
Vedi anche L'uomo che sbuca aggrappandosi al nulla (Eupallog Calendario)