FC Bayern München - Chelsea FC

Le finali di UEFA Champions League

19 maggio 2012, Fußball Arena, München
Tabellino | Full match | Highlights

- UEFA
- Gazzetta dello Sport
- BBC
- The Guardian
- Daily Mail
- Der Spiegel
- I ricordi di David Luiz ...
- Tuttosport
- SB Nation

Gianni Mura, La difesa al potere ("La Repubblica", 20 maggio 2012)

Il Bayern butta via la Coppa, non una ma tre volte. Il Chelsea ringrazia, ha il merito di non essere crollato sotto i colpi dopo un catenaccione d'altri tempi. Per ottanta minuti è stata una delle finali più brutte che ricordi. Di peggio, solo quella del '91 a Bari tra Stella Rossa e Marsiglia. Anche quella finita ai rigori. Il Bayern giocava in casa, era favorito, ha giocato quasi sempre in attacco, male ma in attacco. Gli sono mancati i due esterni, Ribery e soprattutto Robben che non ne ha indovinata una. 
E' la prima volta che una squadra di Londra vince la Champions, e questo, forse, farà ricredere Abramovich sul cambio di panchina. Di Matteo, più di così non poteva fare. Gli mancavano quattro titolari di peso, tre invece al Bayern, ma se ne sono accorti in pochi. Col solo Drogba di punta, e tutti gli altri a fare mucchio tra difesa e centrocampo, il Chelsea ha aspettato che si esaurisse l'onda d'urto degli avversari. Che si sono subito caricati in spalla il peso di fare la partita, ma raramente sono stati pericolosi. Gli rimane un dato di 20-1 per quanto riguarda i calci d'angolo. E quell'unico, per il Chelsea, è stato decisivo, perché Drogba, con una incornata, ha rimesso le cose a posto. Sul gol Neuer ha sonnecchiato, come del resto, cinque minuti prima, Cech sul colpo di testa ravvicinato di Muller. E' probabile che con le due spagnole si sarebbe vista una finale migliore. D'altra parte, nel calcio chi va avanti ha ragione. E, come era stato decisivo dagli undici metri al Bernabeu, Schweinsteiger stavolta lo è stato in negativo, colpendo il palo. Anche ai rigori il Bayern era partito bene, con una parata di Neuer sul primo tiratore del Chelsea, Mata. Ma nemmeno questo è servito. 
Si direbbe che il fattore campo abbia condizionato il Bayern e esaltato il Chelsea. E' stata una partita molto abbottonata, la sua, ma anche molto attenta. Attenzione che sarebbe servita poco, se solo quelli del Bayern avessero avuto una mira decente. Robben ha più volte evocato quelli che all'oratorio portavano il pallone: avevano il diritto di tirare tutte le punizioni, tutti i calci d'angolo e gli eventuali rigori. Ha tirato male le punizioni, i calci d'angolo e anche il rigore. Era forse, con Gomez, l'avversario più temuto da Di Matteo. Gomez ha avuto una palla gol e l'ha tirata altissima. Robben nell'unica conclusione decente ha trovato un piede di Cech con deviazione sulla parte alta della traversa. Messo così, il Bayern non poteva andare molto lontano.