Ciclonicamente

Schegge
La rovesciata leggendaria di Gigi Riva
18 gennaio 1970, Stadio "Romeo Menti", Vicenza
Video | Radiocronaca (Sandro Ciotti)

"Proprio al 25°, Riva ha stecchito tutti, osservatori, avversari e plebe, la quale - evidentemente zeppa di elementi anche bene educati - al gol del 2 a 0 si è messa a battere le mani, a esplodere dei 'ciò' che sapevano di stupore, ammirazione, diciamola pure, sportività legittima. 'Ciò ragazzi, ciò che roba, ah'.
Io intanto ero all'impiedi, non vergognoso dei miei cinquanta, e al modo dei primitivi che sicuramente mi furono padri andavo cantando le laudi del più poderoso goleador da me visto in ormai quarant'anni di calcio giocati e sofferti. Tento ora di descriverne la seconda e non ultima prodezza.
Era partito Gori sulla sinistra e Carantini lo spingeva e scalciava: Gori ha crossato dal fondo (la palla pareva fuori): sulla destra era appostato Domenghini, che da una dozzina di metri ha incornato verso la porta: la palla era avviata a uscire a circa due metri d'altezza: su questa palla, in posizione centrale, si è alzato scagliando a rovescio il sinistro Gigirriva da Leggiuno: in salto mortale all'indietro, il detto Gigirriva ha colpito di esterno sinistro deviando ciclonicamente la palla nell'angolo alto alla sinistra di Pianta, ovviamente impietrito" (Gianni Brera, Il più bel gioco del mondo, pp. 218-219).