Liga - 7a jornada
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... E magari il fatto è che nel calcio vi sia qualcosa di più forte degli infiniti tradimenti cui oggi si vede sottomesso. Qualcosa di più forte e di più sentimentale dei dirigenti volonterosi e degli allenatori egocentrici. Non so se questo qualcosa durerà molto di più. Ma almeno ancora sopravvive in questa generazione di calciatori. Nel Barça si chiama Guardiola, nel Madrid Raúl. Il primo è ancora capace di impartire ordini veementi e di infastidire Kluivert per il suo cattivo uso dello spagnolo imparato; il secondo, di far entrare con suspense e piangendo il pallone del 2-2 nella rete e di ordinare di tacere con l'indice sulle labbra a centomila persone nella loro stessa casa. Che durino questi giocatori, che durino se non vogliamo perdere per sempre la drammaticità, l'emozione e il sentimentalismo ...
J. Marías, Selvaggi e sentimentali, pp. 143-144