Tre vecchie glorie |
Campionato del mondo - semifinali
Tabellino | Full match * | Sintesi [16:20] | Highlights
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All'indomani del memorabile (e fortunato) quarto di finale del Mundial 1986 con il Brasile "L'Équipe" aveva presagito: "Le drame, le véritable drame, maintenant, serait que la France ne gagne pas cette Coupe du monde". L'attendeva infatti la Germania in semifinale.
Come quattro anni prima, i francesi pagarono pegno a una Germania questa volta "catenacciara oltre ogni decenza", come ricorda Alfio Caruso. Vero. Come è vero quel che scrisse Mastro Brera: arrivarono "al pettine tutti i nodi della Francia, alla quale vien meno, come quasi sempre nei momenti topici, il conclamato genio di Michel Platini, novarese di Lorena. E' molto bravo, il nostro, ma non sa battersi come esigerebbe il suo orgoglioso e ricorrente 'je suis français!' I rudi tedeschi di Fritz Beckenbauer mettono sotto i galletti per 2-0".
Roi Michel addusse come giustificazione l'infiammazione alla caviglia che lo tormentava da mesi, costringendolo agli anti-infiammatori: gli stessi, peraltro, che gli avevano consentito di far doppietta contro l'Italia qualche giorno prima. La sostanza era che la generazione Platini aveva mostrato per qualche anno un bel gioco ("champagne" scriveva la critica più pedestre) ma, alla fin fine, vinse solo un Europeo (per giunta fatto in casa).
Vedi anche E' morto il re (Eupallog Calendario)