Coppa Rimet - finale (3° e 4° posto)
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Al Mondiale svedese le due squadre che avevano maggiormente impressionato erano state il Brasile e la Francia, costrette a sfidarsi in semifinale. Grazie anche a un grave infortunio al perno difensivo dei Bleus, Jonquet, il Brasile aveva dilagato mettendo in mostra il diciassettenne Pelé, autore della sua prima memorabile tripletta sotto gli occhi del mondo. La Francia dovette accontentarsi di giocare la finale per il terzo posto contro i campioni in carica della deutsche Nationalmannschaft.
Il 28 giugno 1958, all'Ullevi Stadion di Göteborg, Just Fontaine iscrisse il suo nome nell'albo delle Memorabilia mondiali. Nelle 5 partite precedenti aveva segnato 9 reti, ponendosi al vertice dei cannonieri di quella edizione. Quattro anni prima, in Svizzera, si era laureato cannoniere l'ungaro Sándor Kocsis con 11 reti: una cifra che sembrava ineguagliabile.
Invece, "Justo" lo raggiunse già al 36° della semifinale contro i tedeschi, per poi superarlo nell'ultimo quarto d'ora, quando siglò la sua quaterna. E' vero che la Germania, così come la Francia, diede spazio alle seconde linee per quell'ultima platonica tenzone, che risultò spettacolare ma difensivamente obbrobriosa: 6:3 per i galletti, che avrebbero poi dovuto attendere fino al 1982 per giocarsi un'altra finalina. Ma l'impresa di Fontaine rimane tuttora imbattuta: 13 reti in sei partite. Solo Gerd Müller nel 1970 arrivò in doppia cifra, e in tempi più recenti anche il fenomeno Ronaldo si è spinto solo ad 8 realizzazioni (la media è stabilmente tra i 5 e i 6 gol dal 1978).