Il primo missile di Johan Neeskens |
Campionato del mondo - fase a gironi (gruppo 3)
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Il terzo quadro appeso dai giovani olandesi nella Pinacoteca dell'Orangerie 1974 è un'ennesima dimostrazione di potenza annichilente, in essenzialità, complice anche il caldo di quel pomeriggio renano. La Bulgaria subisce le folate di gioco senza essere in grado di contrapporre alcunché. La velocità delle incursioni olandesi è contrata rudemente dai traci, a costo di subire punizioni, rigori e cartellini gialli.
Fanno tutto gli olandesi, compreso l'autogol di Ruud Krol a pochi minuti dalla fine: unica rete che la nazionale olandese avrebbe subito, in sei partite, prima della finale di Monaco. Devastanti si rivelano in particolare le incursioni di Johan Neeskens, mentre l'altro Johan appare "galvanic" a Brian Glanville, per "his pace, his passing and his finishing alike irresistible".
Soprattutto, è sugli spalti che si comincia ad avere la sensazione che il fenomeno Oranje sta conquistando un paese fino ad allora freddo nei confronti del calcio. Migliaia di olandesi sono arrivati nella Ruhr in giornata, con magliette arancioni e bandiere e passano tutto il tempo della partita a cantare. L'eccitazione coinvolge un po' tutti al ritorno in patria quella sera. L'Olanda si qualifica volando al turno successivo.