Italia - Israel

11 giugno 1970, Estadio Luis Dosal, Toluca
Coppa Rimet - fase a gironi (gruppo B)
TabellinoFull match * |  Video: qui - qui - qui (il caso N. Carosio)

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Risaliti a Toluca, gli azzurri si giocano il passaggio ai quarti di finali con Israele, ed è tutto dire. Infatti, basterebbe un golletto degli israeliani per farci tornare a casa per l'ennesima volta, dal 1950, senza avere superato il turno.

"L'incontro con Israele è osceno", il giudizio lapidario di Gianni Brera. Che aggiunse: "Gli israeliani non erano gran cosa ma la paura degli azzurri e la renitenza a correre erano tali da sfiorare lo scandalo". Un palo di De Sisti e un gol annullato a Riva innervosirono i prodi tremebondi. "Domenghini sbagliò un traversone per Riva, che lo mandò affanculo" [sic!]: negli spogliatoi i due fecero a cazzotti, per non farsi mancare nulla, e dovettero mettersi di mezzo i 191 cm di Giacintone per farli abbozzare. Domingo si era anche adontato con Valcareggi perché nel secondo tempo lo aveva sostituito con Giovannino Rivera, al debutto messicano dopo i molti giorni passati insieme a Montezuma. Brera non perse l'occasione per annotare come il suo Abatino "sembrava reggersi a stento", e per registrare come "trovò ugualmente numerosi laudatori interessati".

Pur facendosela sotto per il finale arrembante (si fa per dire) di Israele, l'Italia passò in fine il turno con un solo gol all'attivo e zero subiti. "Era in effetti il trionfo del difensivismo e della più smaccata prudenza. La squadra in sé non valeva molto di più di nulla". Forse era vero. Più probabilmente fondò un paradigma: quello dei gironi pieni di sofferenza, ma talora prodromi di volate sino alla finale.

Vedi anche Ove si narra di come Israele non fu una seconda Corea (Eupallog Calendario)