Il Pupone festeggia i quarti |
Campionato del mondo - ottavi di finale
Tabellino | Full match * | Sintesi [12:42] | Highlights
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Era afoso il pomeriggio in cui l'Italia affrontò l'Australia negli ottavi di finale del Mondiale tedesco. I Socceroos avevano inopinatamente fatto fuori i Croati nel girone e ci affrontarono con la sfrontatezza della loro declinazione anglosassone della vita: soprattutto, a guidarli, era il medesimo bucaniere che già aveva affondato la nave azzurra in Corea quattro anni prima, Guus Hiddink.
L'olandese mise le ganasce all'XI italico, impedendogli di sviluppare gioco: a Pirlo, Perrotta e Del Piero furono inibiti spazi e linee di passaggio; Toni e Gilardino furono costretti al piccolo cabotaggio nella metà campo avversaria; Gigi Buffon si guadagnò il titolo di "Player of the Match"; e Materazzi riuscì a farsi espellere al 50°. Al 3' di recupero però l'arbitro, lo spagnolo Luis Medina Cantalejo, fu generoso nei confronti degli Azzurri giudicando rigore un contatto cercato da Grosso in area con Lucas Neill.
"In quei 30 secondi ho pensato di tutto, anche al cucchiaio" disse poi Totti, che era subentrato a Del Piero nel vano tentativo di dare vivacità all'azione d'attacco azzurra. Il Pupone sganciò una bomba nel sacco, per fortuna. E Daejeon fu vendicata. Anche se con più di un patema.