Coppa Italia - finale
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Lo scudetto, come accade da qualche anno, si è risolto in un affare discusso solo tra Juventus e Torino. L'Inter è andata meglio del Milan: quarto posto, qualificazione per la Coppa Uefa. I rossoneri hanno vissuto una delle loro peggiori stagioni nel dopoguerra: decimo posto, solo cinque partite vinte, e a un certo punto si sono trovati coinvolti nella bagarre, rischiando di esserne travolti e di retrocedere in Serie B. Si è dovuto richiamare in panca Nereo Rocco: la rivoluzione di Pippo Marchioro (iniziata con l'attribuzione a Rivera del numero sette ...) è miseramente fallita. Finito il campionato, tuttavia, non è ancora tempo di vacanza. C'è il girone di semifinale di Coppa Italia, altre sei partite da giocare. Anzi, i gironi. Sono due, Milan e Inter partecipano a due mini-tornei diversi, e - incredibile - li vincono. Dunque, la finale della Coppa Italia 1976-77 è un derby della Madonnina, e si gioca a San Siro. In una torrida serata d'estate, il 3 luglio. I protagonisti - ma anche il pubblico, la critica, i 'neutrali' e i disinteressati - ancora non lo sanno: per l'ultima volta, in un derby, scenderanno in campo, capitani e simboli delle rispettive squadre, Gianni Rivera e Sandro Mazzola. Si sa invece che il Paròn è questa volta e davvero al passo d'addio: lo rimpiazzerà un'altra bandiera milanista, Nils Liedholm. Rivera e Mazzola, trentatré: è il numero dei derby che hanno opposto i due campioni, amici e rivali. L'ultimo, vale un trofeo. Tra le polemiche - a Sandro qualcosa non andò giù, tant'è che, a caldo, a partita finita, sbottò, in diretta televisiva, in una citazione dantesca: "Vuolsi così colà dove si puote". Già, ci fu una (parziale) diretta televisiva, incastonata nella Domenica Sportiva. Della quale, fortunatamente, qualcosa è rimasto. Comprese le interviste di Beppe Viola ai giocatori mentre stanno rientrando per il secondo tempo ...