Diego all'apice |
Campionato del mondo - finale
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Una finale a mezzogiorno toccò in sorte quel giorno ad Argentina e Germania nel catino dell'Azteca. Nondimeno ne venne fuori una bella partita. Il CT della Nationalmannschaft, al secolo Franz Anton Beckenbauer, decise di francobollare Maradona con il feroce Lothar (Matthäus). Il CT argentino Bilardo non venne meno ai suoi princìpi di copertura, mettendo José Brown libero dietro ai due terzini centrali, e lasciando la palla ai tedeschi.
Fu Harald Schumacher a sbloccare il risultato al 23° uscendo a vuoto su un cross e lasciando libero Brown di incornare il primo gol. Magnifico invece il coast-to-coast di Jorge Alberto Valdano al 56°, una diagonale di 70 metri dal vertice destro della propria area a quello opposto dell'area tedesca, di volata, con triangolo a mezzo il campo con Hector Enrique e bel piattone destro all'angolino.
A quel punto Matthäus fu rimesso a giocare e la Germania si posizionò stabilmente nella metà campo argentina, ruminando pressione. I gol piovvero dai corner, tra 74° e 81°, con Karl-Heinz Rummenigge e Rudi Völler. La rimonta sembrava preludere ai supplementari. Invece di rifiatare e coprirsi i tedeschi ricominciarono però l'occupazione, e Diego cavò fuori il suo numero lanciando nel vuoto Jorge Luis Burruchaga che, contravvenendo per una volta alla sua natura ronzinesca, adempì a quanto richiedeva il momento.