Nottingham Forest FC - Malmö FF

Le finali di Coppa dei campioni

30 maggio 1979, Olympiastadion, München
The Guardian
- Forest's unforgettable fairytale (BBC)
- Memorie svedesi
- Gallery (Getty Images)



Il commento di Bruno Perucca (Stampa Sera, 31 maggio 1979)


"La Coppa dei Campioni è andata al Nottingham, per la gioia dei suoi tifosi e per quella della polizia di Monaco alle prese da ieri notte con una turba di scatenati, pieni di birra e di whisky, che non si sono quietati che all'alba, molti stramazzando addormentati per le strade lungo i marciapiedi, sotto i portici, sulle aiuole o sugli scalini del duomo. La cornice, per quanto violenta con feriti e contusi, è stata certamente più emozionante della partita di finale. Le lacrime dei giocatori del Malmoe a fine gara, giunti a un sogno dalla grande avventura che sanno per primi di non potere mai più ripetere nella loro carriera e forse neppure nella storia del club, mitigano un poco la severità che si dovrebbe usare nei confronti della squadra di Bob Houghton. Il Malmoe, preoccupato di non prendere gol, ha chiuso troppo sul centro la propria barriera difensiva, lasciando nelle zone laterali del terreno dei corridoi nei quali si è inserito sulla destra, a lungo e con efficacia, Trevor Francis, il migliore ma anche il più incustodito degli uomini di Clough. Così Trevor Francis, acquistato a gennaio, pensando sia al campionato ma anche a questa finale di Coppa Campioni, al suo esordio del torneo (prima come è noto era bloccato dalla «quarantena» dell'Uefa) ha segnato il gol della vittoria allo scadere del primo tempo con un colpo di testa dal basso in alto. Sul fronte opposto, praticamente inoperoso il portiere Shilton, il quale ha corso qualche pericolo soltanto per la sbadataggine dei propri difensori, apparsi in qualche occasione come bloccati dall'importanza della partita, dall'emozione. Va ricordato infatti che se per il Malmoe arrivare alla gara di ieri sera è stato un grosso exploit, il Nottingham fino a cinque anni fa navigava nella seconda divisione inglese, è arrivato allo scudetto e poi, clamoroso, alla Coppa dei Campioni al suo esordio in campo internazionale. E' chiaro che il Nottingham la sua coppa l'ha vinta ben prima di ieri sera. Nella partita d'avvio contro i detentori e contro i connazionali del Liverpool detentori del trofeo, in semifinale a Colonia con la clamorosa rimonta in Germania dopo il tre a tre della gara di andata. Certamente, guardando tutto il torneo, i «rossi» d'Inghilterra non hanno certamente demeritato il trofeo, anche se l'ultima partita ha davvero lasciato l'amaro in bocca a chi non a torto pretende dello spettacolo in occasioni come questa. Se il Nottingham è parso come stordito dall'importanza della partita, a detta degli stessi colleghi svedesi il Malmoe nelle attuali condizioni di inquadratura non poteva fare davvero di più. Ed allora la sconfitta per zero a uno va accettata dagli uomini di Houghton come se, in Coppa dei Campioni, l'unica cosa che conta è il nome scritto nell'albo d'oro. Da ieri sera si è aggiunto quello del Nottingham, che ritenterà l'avventura nella prossima stagione. Molti dei tecnici convenuti a Monaco da tutta Europa sottolineano come il Nottingham abbia lasciato da parte in questa occasione la sua grinta, il suo slancio offensivo per una condotta ragionata che ha finito per nuocergli. Enzo Bearzot, presente in tribuna, ha parlato di partita «deludente sul piano tecnico, tra due squadre che, a fine stagione, non avevano più molto da dire»".