12 giugno 2010, Ellis Park Stadium, Johannesburg
Campionato del mondo - fase a gironi (gruppo B)
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Come era già successo nel 2002 anche ai Mondiali del 2010 si erano qualificate tutte le nazionali che avevano vinto il titolo iridato. Tra esse l'Argentina, come sempre ricca di talenti individuali. Ma soprattutto con Diego in panchina. Anzi, in giacca e cravatta, con l'abito da sposo, voluto dalla figlia Dalma ("Non puoi essere più elegante? Basta con la tuta").
Aveva lasciato i Mondiali il 25 giugno 1994, al Foxboro Stadium di Boston, accompagnato per mano all'antidoping ferale al termine della partita contro la Nigeria. E i Mondiali li ritrovò sedici anni dopo proprio contro la Nigeria, nella prima partita del girone. Esordio vincente e "alla fine un lungo abbraccio alla panchina, di chi ha veramente viaggiato al termine della notte", come scrisse Emanuela Audisio.
Il girone fu una bella cavalcata, con tre vittorie di fila: dopo la Nigeria, la Corea del Sud e la Grecia. Ma l'osservato speciale era lui, più che la Pulce. E mano a mano fu chiaro a tutti che l'allenatore non valeva il fuoriclasse che era stato in campo.
