Argentina - Greece

Tripleta por Gabriel Omar Batistuta
21 giugno 1994, Foxboro Stadium, Boston
Campionato del mondo - fase a gironi (gruppo D)
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Diego Armando Maradona aveva quasi 34 anni ai Mondiali del 1994. Gli ultimi tre li aveva vissuti tra squalifiche, cure disintossicanti dalla cocaina, problemi vari con la giustizia. I satrapi della FIFA - un brasiliano e uno svizzero, in particolare - lo avevano blandito perché fosse nuovamente presente ai Mondiali, soprattutto perché, attraverso di lui, in televisione e sui giornali, crescesse l'attenzione e l'interesse dei consumatori americani per USA 94. Maradona si presentò tirato a lucido all'appuntamento. All'esordio dell'Argentina contro la Grecia si rinnovò l'epifania.

Gianni Mura celebrò la "resurrezione di San Diego": "E godi, Diego, anagramma regalato sotto l'acqua di Foxboro da un giornalista abbastanza vecchio per sapere che le stelle nuove sono spesso le stelle vecchie, quelle che si riconoscono all'orizzonte. Maradona ne ha passate tante, tante ne ha combinate. Ma sul suo piede sinistro, sulla punta, sui lati, sotto, c'è il segno della classe. Dopo un'ora esatta lo stadio di Foxboro si accuccia ai piedi di Maradona. Triangolo di Redondo, velo di Caniggia, dai sedici metri il capitano dà l'impressione di sfiorare appena la palla, che va ad infilarsi dritta sotto l'incrocio. Lo seppelliscono d'abbracci i compagni. E' un gol che non serve al risultato ma è importantissimo per Maradona. Lo avvicina al campo, lo allontana dal resto. Lo avvicina a quello che c'è da conquistare, lo allontana dai brutti ricordi, dalle brutte azioni, dalle non troppo raccomandabili frequentazioni. E' come se rinascesse, e lo sa anche lui: corre con felicità e rabbia verso la telecamera. Poteva riuscire a rinascere solo col pallone, uno dei primi amici, quello che non l'ha mai tradito. Maradona c'è ancora e chi ama il calcio non può che esserne felice, come quando da piccoli si vedevano i fuochi d'artificio senza sapere come funzionava tutta la faccenda, sapendo solo che era bello. Argentina tigre nana, è il giorno degli anagrammi, è il giorno di Maradona".

La tripletta di Gabriel Omar Batistuta passò in secondo piano ...